Il periodo preso in considerazione è gennaio-settembre 2013 ed è stato messo a confronto con lo stesso periodo 2012.
SETTORI
- Nei nove mesi considerati, il settore “Servizi finanziari” (+13%) ha costantemente presentato un trend positivo riconducibile:
- alle richieste di chiarimenti su prodotti di investimento difensivi crisi;
- a richieste di come poter affrontare i propri debiti da parte di persone che non riescono più ad onorarli o perché hanno perso il lavoro o perché l’attuale reddito non consente più di affrontare i diversi finanziamenti contratti in passato
- a richieste di come ottenere credito da banche sempre più restie a concederlo.
- a richieste di chiarimento anche sul tasso calcolo del tasso usuraio e come far valere i propri diritti.
- Il settore “telecomunicazioni” (dopo i primi 7 mesi in cui ha presentato un trend decrescente connesso soprattutto alla contrazione delle tematiche relative ai settori di telefonia fissa e servizi internet/televisivi) da agosto 2013 denota un’inversione di tendenza soprattutto determinato verso l’alto dal costante incremento in tutto il periodo dai servizi misti e telefonia mobile che alla fine sono riusciti più che a compensare la riduzione dei primi due settori tradizionali. Il trend complessivo si attesta al 5%.
- Per il settore “Beni di Consumo”, dopo un avvio di anno con un trend decrescente, dal secondo trimestre ha manifestato un’inversione di tendenza mantenuta anche nel terzo trimestre con un complessivo risultato di +5,3% nei nove mesi esaminati. Le richieste di informazioni vertono in assoluto sull’informatica e telefonia e sui grandi elettrodomestici (forse sollecitati anche dalla normativa fiscale agevolata su tali prodotti). Un probabile sostegno al consumo è dato dall’e-commerce viste le sempre più frequenti segnalazioni su problematiche connesse a questo modalità di vendita. Beni per i quali i soci ci sollecitano molto meno sono i “piccoli elettrodomestici”, le “auto nuove”, i “prodotti per il tempo libero” ed i “libri, riviste e giornali”.
- Continua ad essere positivo il trend del settore “Energia” (+43,7%) con particolare riguardo a richieste di informazioni sulle offerte di mercato più convenienti nel settore elettrico e gas, segno di una costante crescente esigenza di ricerca del risparmio.
- Il settore “servizi di trasporto” dopo una importante crescita nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente determinato dai problemi generati ai pendolari da Trenord, nel corso dei mesi successivi si è notevolmente ridimensionato nonostante anche i quesiti giunti sul concordato preventivo Wind jet. A settembre il settore evidenzia un trend negativo di richieste (-3,9%)
- Il settore “Tempo libero” evidenzia un trend in crescita soprattutto negli ultimi due mesi, alimentato dalla problematica dei viaggi per l’Egitto.
- L’incremento importante nel settore salute ha diverse componenti: richiesta di informazioni sui farmaci generici e sui loro prezzi, problematiche alimentari (esempio il consumo di mirtilli collegato all’insorgenza dell’epatite A) e analisi dell’efficacia di alcune diete.
NATURA DELLE SEGNALAZIONI
- Da gennaio a settembre è importante la voce relativa alla richiesta di “Informazioni su prodotti e servizi” (+35,1%) legato alla ricerca della miglior scelta nel settore energetico, economico-finanziario (c/c ed investimenti in generale), nella telefonia mobile ed offerte combinate ed, infine, in quello dei beni di consumo in generale.
- Crescono ancora le segnalazioni aventi per oggetto “rapporti contrattuali” (+52,6%) ascrivibili principalmente alla telefonia (fissa relativamente ai costi di disattivazione e mobile relativamente all’attivazione di servizi non richiesti) e servizi televisivi; ai servizi finanziari (tema del tasso di usura, chiarimenti sui contratti di finanziamento in generale); al settore energia; ai beni di consumo (in particolare con riguardo all’acquisto di mobili, informatica e telefonia ed auto usate); ed infine alle problematiche contrattuali connesse con i viaggi per l’Egitto dopo che la Farnesina ha sconsigliato di recarsi in tali luoghi non considerandoli più sicuri: i problemi per i turisti italiani sono sorti quando i tour operator non hanno riconosciuto in toto al consumatore la restituzione del prezzo pagato poiché se ne sono trattenuti una parte a titolo di rimborso per spese amministrative.
- La forte crescita delle problematiche attinenti alla “Fatturazione e recupero crediti” (+20,4%) è un altro segnale della crisi e della difficoltà che sempre più persone hanno ad onorare tempestivamente i propri debiti.
- Il continuo incremento ”consegna dei beni e prestazione dei servizi” (+20,7%) riguarda in particolare beni acquistati via internet.
- Il decremento dei quesiti sulla garanzia e servizi post-vendita (-24,6%) è ascrivibile principalmente:
- alla riduzione delle segnalazioni/contestazioni sulla qualità dei beni e dei servizi con particolare riguardo alla mancata conformità degli stessi alla richiesta.
- alla riduzione delle segnalazioni (anche se con minore incidenza) sui servizi post vendita e reclami che segnano una netta contrazione dei problemi connessi sia alla difficoltà ad ottenere la riparazione o ad effettuare un reclamo sia alla pessima qualità del servizio di assistenza.
La riduzione delle due problematiche di cui sopra è stata molto importante nell’arco dei 9 mesi ed ha più che compensato, la crescita di segnalazioni nell’ambito della garanzia (in particolare legale) connessa soprattutto al settore dei beni di consumo.
- Continua anche il decremento già evidenziato nel semestre scorso dalle “pratiche commerciali scorrette” (-39,5%) collegato essenzialmente ai al sotto-settore “servizi internet” incluso nel settore “Telecomunicazioni”. La riduzione è riconducibile in particolar modo alle pratiche commerciali ingannevoli, a quelle aggressive, alle clausole ed condizioni contrattuali ingannevoli.
- La riduzione dei quesiti sui “prezzi e tariffe” (-30,4%) è collegato principalmente al trend negativo della telefonia fissa e dei Servizi finanziari (in particolare risparmio e assicurazione danni).
- L’incremento della problematica “Cambiamento fornitore” (+19,7%) è connesso principalmente ai problemi legati al cambio fornitore nell’ambito dei settori “Telecomunicazioni” ed “Energia”.